Tre anelli ai re degli elfi sotto il cielo, | sette ai principi dei nani nell'aule di pietra, | nove agli uomini mortali dal fato crudele, | Uno al nero sire sul suo trono tetro | nella terra di Mordor dove le ombre si celano. | Un anello per trovarli, uno per vincerli, | uno per radunarli e al buio avvincerli | nella terra di Mordor dove le ombre si celano.
L’Iguana di Anna Maria Ortese
«A tutti i lettori che desiderano qualcosa di inaudito, che li porti di colpo oltre i confini della realtà; a tutti i lettori appassionati, annoiati, sazi, entusiasti, drammatici, frivoli, passeggeri, costanti – consiglio questo bellissimo libro, uno dei pochi destinati a onorare la letteratura italiana del dopoguerra. È stato pubblicato venti anni fa; ma sembra che nessuno l’abbia mai comprato, nessuno l’abbia mai letto. È come la principessa della fiaba, la cui bellezza si nasconde dietro gli stracci e la cenere. Soltanto alcuni happy few hanno alzato il velo grigio, hanno scosso con la mano la cenere, e sostengono che è un capolavoro» (Pietro Citati).
Addio fantasmi di Nadia Terranova
Una casa tra due mari, il luogo del ritorno. Dentro quelle stanze si è incagliata l'esistenza di una donna. Che solo riattraversando la propria storia potrà davvero liberarsene. Nadia Terranova racconta l'ossessione di una perdita, quel corpo a corpo con il passato che ci rende tutti dei sopravvissuti, ciascuno alla propria battaglia.
Memorie del sottosuolo di Fëdor Dostoevskij
Nella prima parte, "Il sottosuolo", il protagonista racconta la sua infanzia e la formazione della personalità più nascosta (il sottosuolo per l'appunto). Nella seconda, "A proposito della neve fradicia", ripercorre alcuni episodi della sua vita dove più emerge il "sottosuolo". Segue alcuni compagni di scuola ad una cena, sfoga poi l'amarezza per le offese subite su Liza, una prostituta incontrata in una casa di tolleranza, mostrandole con durezza che cosa l'aspetta nel futuro. Dopo qualche giorno Liza ritorna da lui col desiderio di una vita pura, ma viene trattata con disprezzo e volgarità. Per umiliarla le mette in mano un biglietto da cinque rubli, che poi ritroverà sul suo tavolo quando la donna se ne sarà andata, testimonianza della grande dignità di Liza.
Confessioni di Ada Negri
Confessioni è il titolo di un gruppo di cinque confessioni femminili che l’autrice volle inserire nella raccolta di novelle Le solitarie (1917), il suo primo lavoro in prosa. Si tratta di cinque ritratti eterogenei di donne molto diverse tra loro, ma che hanno in comune il dolore, la disillusione nei confronti della vita e un forte desiderio di essere sé stesse, sia che ciò voglia dire essere liberi di amare ed essere amati, essere amati senza essere posseduti, poter amare in modo assoluto e totalizzante, fare dell’arte la propria ragione di vita oppure offrirsi in silenzio al prossimo.
Villette di Charlotte Brontë
Quando Lucy Snowe ottiene il posto di istitutrice in un collegio femminile in Belgio, per la prima volta la fortuna sembra sorriderle. Orfana e indigente, timida e sgraziata, per la ragazza quel trasferimento oltremanica è l'occasione per lasciarsi i grigi sobborghi inglesi alle spalle e ricominciare da zero. Ma iniziare una nuova vita non è un'impresa da poco: arrivata a Villette - città immaginaria plasmata da Charlotte Brontë sul modello di Bruxelles -, in un ambiente che le è estraneo, senza parenti né amici, Lucy ci mette del tempo a superare l'iniziale spaesamento e a prendere in mano le redini della propria esistenza. Grazie alla propria forza di carattere, la giovane riesce a guadagnarsi la stima dell'autoritaria direttrice del collegio, Madame Beck, e a entrare in confidenza con suo cugino, il professor Paul Emanuel, un uomo gentile e brillante ma poco portato per la vita mondana a causa del suo temperamento focoso. E proprio nel momento in cui tra i due sembra essere scoccala la scintilla di un'intensa e tormentata storia d'amore, irrompe; sulla scena John Bretton, affascinante amico d'infanzia di Lucy, che costringerà la ragazza a fare i conti con i dubbi e le scelte che s'impongono a ciascuno di noi quando cerca il proprio posto nel mondo.
Il treno russo di Anna Maria Ortese
Il treno russo è un “diario di viaggio” pieno di suspense, di una donna italiana invitata in Russia. Il viaggio è l’antefatto, prima della disillusione finale e la scoperta dello stalinismo. Qui in scena sono i sentimenti primordiali: l’amore, la paura, la nostalgia per la propria, pur vituperata, patria.
Il mito greco e la manutenzione dell’anima di Giuseppe Conte
Nelle figure del mito greco, in cui divinità e pienezza della vita sono un'unica cosa e in cui convivono inseparabili il piano materiale e quello spirituale, vengono divinizzate tutte le componenti di cui consta la natura umana: gli istinti, le passioni, le follie, le attitudini. Queste componenti esistono ancora oggi ed esserne consapevoli ci farà del bene. Nei protagonisti del mito greco ogni lettore ritroverà pezzi della propria anima e, prendendone consapevolezza, potrà provvedere alla loro manutenzione. Ognuno potrà, leggendo, capire se la propria predisposizione è orientata da Apollo o da Dioniso, da Achille o da Ulisse, da Eracle o da Prometeo.
Bagheria di Dacia Maraini
"Bagheria" è un racconto affidato alla memoria. L'autrice, bambina, arriva in Sicilia dopo aver trascorso due anni in un campo di concentramento giapponese. Con infantile intensità vive la scoperta delle proprie origini, della nobile famiglia materna, così radicata in quel paesaggio fatto di palazzi baronali e case che sembrano reggersi una all'altra. Nell'omertà delle pareti domestiche si consumano rapporti tortuosi, dove il prezzo da pagare ricade sempre sulle donne, sacrificate alla "legge" dell'onore in una società che tutto sa, ma finge di non vedere.
Il grande dio Pan di Arthur Machen
Un chirurgo opera una donna al cervello con lo scopo di aprire il suo “occhio interno” e farla incontrare con il diabolico dio Pan. Dall’unione con il male (Pan rappresenta la mostruosa divinità della natura, la cui semplice visione induce alla pazzia) nascerà un essere spaventoso, che porterà terrore e follia nelle vite di coloro che vi entreranno in contatto. Machen trascina il lettore con tensione crescente fino all’orrore finale, mettendo in mostra le terribili conseguenze delle teorie darwiniane sull’evoluzione delle specie. Fanucci Editore ripropone al pubblico italiano l’opera più inquietante di Arthur Machen, Il grande dio Pan del 1894, un romanzo molto potente ed evocativo che riporta alla luce antiche leggende pagane ed è basato sul concetto del “male” come parte integrante della realtà.