Intervista a Antonella Giacona autrice della saga “Vitriol”


Vitriol – Frammenti di un Mondo


Trama: Alice si trova a metà tra due mondi: il nostro, al quale lei appartiene, e la dimensione elementale, in cui i quattro elementi sono delle forze vive, governate dal Sole. Nella dimensione elementale c’è appena stata una guerra e Alice si ritrova seduta sul prato, mentre tutto tace, con un corpo evanescente che avrebbe dovuto evitarle qualunque ferita. Sta ancora tentando di calmare le proprie emozioni, di comprendere quello che è davvero successo, quando riceve un ciondolo d’ambra e, insieme a questo, un ruolo importante: raccontare la storia che ha vissuto. A quel punto, non potrà fare a meno di assecondare quel qualcosa dentro di lei che ama le storie. Leggerle, scriverle, tutto. Inoltre, vuole che gli altri sappiano della guerra, della vittoria. Gli altri: gli esseri della dimensione elementale che vivono indisturbati nel nostro mondo. Alice non sceglie di inventare una storia, ma di viverla. Attraverso frammenti di un mondo. Così è iniziato tutto. Con un foglio bianco. Chi ha dato al bianco il significato della vita deve aver avuto in mente una pagina bianca: la prima. Io, almeno, la penso da sempre così. Allora mi sono messa a scrivere, a riempire questa terrificante pagina con le prime parole.


Recensione


È peggio di me: vuole entrare in tutte le storie.
Non sa che questo può avere molti effetti collaterali.


Intervista

  • Ciao Antonella, ti ringrazio molto per aver accettato questa intervista. Rompiamo un poco il ghiaccio: chi è Antonella, cosa fa nella vita?

Grazie a te per l’invito. Al momento Antonella è una disperata studentessa di psicologia, una persona che cerca ancora di convincersi di aver pubblicato un libro, con la paura sottocutanea di vederselo stroncato da qualche recensione.

  • E invece sta piacendo tantissimo, parlo da persona informata dei fatti. Hai sempre avuto la passione della scrittura?

Scrivevo sin da bambina: essendo una bambina introversa scrivevo quelle cose che non riuscivo a dire a parole. Vitriol è arrivato in terza media, e la prima stesura è finita in quarto ginnasio. Ma era una storia diversa, la metà della storia di adesso.

  • Prima di conoscere l’Elpìs

Si prima, a dire il vero molto prima. In realtà ho conosciuto Claudia prima che aprisse l’Elpìs, presentatami da Nicoletta. Poi successivamente, con quella bellissima esperienza del corso di scrittura, sono riuscita ad inserire quegli elementi che prima mancavano.

  • E invece per le letture? Ho visto molti riferimenti all’interno del libro in particolare in merito ad Alice nel paese delle meraviglie, che valore ha avuto questa lettura per te? Come si sono evolute le tue letture nel corso degli anni?

Ho sempre amato la lettura, molti vedono il fantasy come qualcosa di lontano, astratto, invece, secondo me, tramite la creazioni di mondi è possibile analizzare la realtà che ci circonda.
Per quanto riguarda Alice nel paese delle meraviglie è stata proprio la mia prima lettura, anzi ho imparato a leggere tramite questo libro. Non essendo un essere particolarmente socievole, leggevo tantissimo, all’inizio proprio di tutto, principalmente quello che mi veniva regalato.

  • Hai un ricordo particolare sui libri?

Sì assolutamente, uno dei primi libri che comprai da sola, se non proprio il primo, fu Le guerre del mondo emerso di Licia Troisi in seconda media, ho questa immagine molto forte. Ma prima di quello c’è stato l’amore per Harry Potter.

  • Che letture alternavi?

Principalmente fantasy e classici. Adoro Dostoevskij, poi vediamo… [qui Antonella si è persa nei meandri di uno dei suoi enormi scaffali stracolmi di libri] ah sì: La guerra degli elfi di Brennan e Queste oscure materie, Le cronache di Narnia e Il signore degli anelli, al momento sto leggendo l’epistolario di Tolkien, fantastica lettura.

  • Quanto queste letture ti hanno influenzato nella stesura di Vitriol?

Direttamente no, ma con le varie letture mi si è creata una fissazione per gli elfi. Anche se alcune caratteristiche fisiche le ho riprese da Carrol. Ma non amo molti queste contaminazioni, nelle varie fasi di scrittura mi accorgo che inconsciamente modifico il mio stile con l’autore che leggo in quel momento, e allora mi fermo e lascio perdere per un po’ quella lettura.

  • Entriamo nella saga, come sai mi è piaciuto molto il primo volume Vitriol – Frammenti di Mondo racconta un po’ il percorso di nascita di questa storia.

Un percorso per niente lineare. Non mi sono alzata un giorno dicendo: “dai scriviamo un romanzo”. La prima idea su questo romanzo mi è venuta in quinta elementare, anche se un elemento importante è stato Monte Pellegrino a Palermo. Come primi personaggi prima Dorotea e successivamente l’Alkaid.

  • A proposito dell’Alkaid, è un personaggio che mi ha affascinato nonostante non si trovi spesso nel romanzo, una sorta di Sauron di tolkeniana memoria. Ti sei ispirata a quello per la creazione del personaggio?

Ho semplicemente pensato alla cattiveria che poteva contraddistinguerlo e da lì mi sono spostata ad immaginarmi ogni azione nella sua ottica di potere, come ho detto prima non ho collegato direttamente dei personaggi a qualche saga che ho letto in precedenza.

  • Sai bene come mi siano piaciuti i vari personaggi, ognuno con una sua raffigurazione ma non sono riuscito a trovarne uno preferito. Ti sei basata su persone reali per la loro caratterizzazione?

Per alcuni sì, per altri invece è tutto frutto della mia fantasia. Paradossalmente sono contenta che tu non sappia scegliere un personaggio in particolare, neanch’io ci riesco, a tutti ho voluto dare spazio perché credo che proprio la struttura e il senso di questa storia sia data da tutti loro, nessuno escluso.

  • Ruolo degli elementi e dei mondi. Perché questa scelta?

Facendo scoutismo mi sono ritrovata ad avere un rapporto particolare con la natura, e volevo trasmetterlo in queste pagine. Per l’universo a più dimensioni ho sempre avuto una sorta di fissazione, anche perché dà tante possibilità.

  • Valore che dai all’amore tra le sorelle, importante nel libro, un rapporto Odi et amo?

Avendo cinque sorelle ho accumulato un po’ di esperienza. Penso sia nato tutto per il carattere di Alice, che essendo una bomba ad orologeria ha nella sorella quella figura che regola un po’ questo orologio, l’esplosione della rabbia nel loro rapporto, nella loro relazione. Di autobiografico c’è la preoccupazione che una sorella maggiore può avere verso le sorelle più piccole, ma questo è rovesciato: è Aither la sorella maggiore, Alice invece “subisce” la preoccupazione della sorella, che per questo le nasconde molte cose.

  • Nei ringraziamenti hai dedicato a Dio Il ringraziamento. Per alcuni può essere una cosa scontata ma tu hai avuto la necessità di scriverlo, come mai?

Ritengo che oggi il credere sia diventato quasi qualcosa di automatico, un qualcosa di scontato ma del quale non si ha più una vera consapevolezza. Ho voluto, oltre che nei ringraziamenti, trasporre questo mio legame con il rapporto tra Meracus e il Sole. Un sole non impersonale, un grande architetto, ma proprio una figura paterna. Il ringraziamento ci stava, non puoi contenere qualcosa di così pervasivo, devi viverlo pienamente per essere te stesso. Chi non coglie questo nel rapporto tra Meracus e il Sole può comunque restare nella storia.

  • Per ritornare al discorso di non aver trovato un personaggio preferito… ho apprezzato, chi nel bene chi nel male, tutti i vari personaggi, ho trovato interessante la figura della psicologa anche perché sfata alcuni miti in merito.

Ho letto libri e visto film che stravolgono completamente la figura dello psicologo, ho voluto nel mio piccolo condensare le mie conoscenze in questa figura che poi si trova ad essere quasi uno specchio trasparente per Alice. Del resto è quello che studio, e la realtà è estremamente diversa da molte immagini che ci danno i film e i romanzi di solito.

  • Ormai è una domanda che faccio sempre: cinque libri preferiti

Allora, Le notti bianche di Dostoevskij, L’altra verità. Diario di una diversa di Alda Merini, La realtà in trasparenza. Lettere di Tolkien, Il leone, la strega e l’armadio di Lewis e ovviamente Alice nel paese delle meraviglie.

  • Nel chiudere questa intervista e nel ringraziarti prometto che ti stresserò giornalmente per avere il secondo volume

[risata] Ancora la strada è lunga, ma penso che non rimarrete delusi. Grazie a te!


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